FOTOBIOMODULAZIONE E LUCE PULSATA

I trattamenti con la luce pulsata possono risolvere una serie di problemi cutanei diversi, tra cui danni solari, macchie dell’età, lentiggini indesiderate, pigmentazione, smagliature, capillari rotti e vene filiformi. Il trattamento è in grado di schiarire la carnagione e di eliminare qualsiasi problema che possa compromettere la fiducia in sé stessi.

Si possono avere benefici tangibili anche utilizzando potenze relativamente basse peculiari dei dispositivi di fotobiomodulazione casalinga, sia relativamente alla tecnologia laser sia a quella led, anche se, ovviamente, alcune problematiche importanti (come interventi ablativi ecc.) richiedono un’intensità ottica elevata, raggiungibile solamente con specifici dispositivi medicali ad alta potenza.

SERIE: SATURN PULSAR!

Saturn Pulsar – La nuova Saturn con luce pulsata

Vengono utilizzate lunghezze d’onda specifiche che esercitano una pletora effetti biologici che portano ad una rigenerazione naturale dei tessuti; un processo fondamentale, ad esempio, è la produzione di collagene. Con il tempo, coloro che si avvalgono dei benefici di questa tecnologia, si ritrovano con un tono della pelle più uniforme, un colorito più sano ed eventuali macchie solari meno visibili.

Combinando quindi la sicurezza della luce a intensità (relativamente) bassa all’efficacia della pulsazione, è possibile esercitare effetti biologici significativi per stimolare la prevenzione e la remissione di una serie praticamente infinita di problematiche.

APPROFONDIMENTI

Ci sono 4 ragioni FONDAMENTALI per cui le persone potrebbero essere interessate ad un’aggiunta della pulsazione alla loro tecnica di fotobiomodulazione “basic”.

In ordine di rilevanza clinica:

1) Ridurre il riscaldamento dei tessuti.

Questo, a mio avviso (ed anche secondo la letteratura scientifica) è il primo beneficio della pulsazione.

Tenete conto che i laser devono avere una potenza sufficientemente bassa per essere sicuri di non creare surriscaldamenti particolari.

Detto ciò, uno dei modi per ridurre drasticamente un riscaldamento eccessivo dei tessuti in alcune circostanze, è la pulsazione. I brevi tempi di “spegnimento” possono aiutare il tessuto a raffreddarsi per termoregolarsi e prevenire il surriscaldamento.

Questa tecnica consente di aumentare l’intensità e le tempistiche del trattamento (in qualche caso specifico) senza causare danni termici e/o esercitare un’azione meno efficace a causa del riscaldamento.

2) Trascinamento delle onde cerebrali.

Il secondo beneficio della pulsazione è quello di indurre il trascinamento delle onde cerebrali. Sappiamo che i nostri neuroni possono sincronizzarsi con le frequenze delle luci e dei suoni che ci circondano.

L’uso di frequenze come ad es. 10 Hz (per le onde cerebrali alfa) e 40 Hz (per le onde cerebrali gamma) può aiutare il cervello a sincronizzarsi con stati cerebrali “benefici”.

Questa sincronizzazione ha implicazioni che aiutano ad affrontare stati patologici come il Parkinson e l’Alzheimer e a riportare le onde cerebrali a un ordine naturale.

Questo è il metodo più semplice da attuare con luci lampeggianti negli occhi o con l’applicazione transcranica e intranasale della terapia della luce rossa e infrarossa.

3) Un meccanismo o un beneficio speciale.

C’è da sapere che rispetto alla PBM a luce continua, la pulsazione è superiore giacché presenta un’intensità di picco più elevata.

Poi, dal momento che alcune funzioni cellulari operano secondo un meccanismo di “ciclo” o di “pompaggio”, chi possiede una conoscenza di base su di esse può elaborare una spiegazione meccanicistica sul fatto che la tempistica dell’impulso si sincronizza con la loro frequenza oscillatoria propria. Credo sia una cosa piuttosto logica, che dite?

Per non parlare poi delle applicazioni nel campo dell’agopuntura laser; il lavoro sui canali energetici può risultare molto valido per un riequilibrio sistemico andando ad azionare dei meccanismi benefici lungo tutto il meridiano che potrebbe “soffrire” di una sindrome da pieno o al contrario di una grave ipotonia.

4) Con la modalità pulsata si ha una maggior penetrazione nei tessuti, con un conseguente effetto biologico potenziato.

La nostra Saturn era già la lampada più irradiante al mondo e consentiva sedute rapidissime, con l’upgrade “PULSAR” che ha anche una potenza superiore, i tempi si riducono ulteriormente!

RIFERIMENTI:

Husain Z, Alster TS. The role of lasers and intense pulsed light technology in dermatology. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2016 Feb 4;9:29-40. doi: 10.2147/CCID.S69106. PMID: 26893574; PMCID: PMC4745852.

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